Il gruppo Sella è consapevole che la salvaguardia dell’ambiente è una priorità e mettere in atto comportamenti che riducano il riscaldamento globale e contrastino il cambiamento climatico, preservando il futuro del pianeta, è un presupposto necessario per uno sviluppo sano e sostenibile nel lungo periodo e un dovere di tutti, imprese e cittadini. 

La sostenibilità ambientale fa quindi riferimento al concetto di responsabilità di un soggetto verso altri soggetti e in particolare verso le generazioni future: una responsabilità morale, ancora prima che legale. 
In tale ottica l’approccio del Gruppo è di essere promotore di un’economia sostenibile sia attraverso il miglioramento costante delle proprie performance ambientali, sia attraverso l’attività di intermediazione finanziaria.
La strategia per contrastare il cambiamento climatico, integrata nelle politiche di sostenibilità del Gruppo  e  approvata dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, è quindi duplice:

  • ridurre le proprie emissioni di CO2 (c.d. own emission) e i relativi effetti: partendo dai buoni risultati già raggiunti, l’obiettivo del Gruppo è di proseguire con le iniziative di mitigazione dell’impatto ambientale in base ad un percorso di decarbonizzazione definito su basi scientifiche più sfidante rispetto al 1,5°C dell’Accordo di Parigi;
  • supportare i Clienti e tutti gli stakeholder nel percorso di transizione con l’obiettivo di decarbonizzazione il portafoglio del Gruppo attraverso l’attività di consulenza affiancata ad un’ampia offerta di prodotti e servizi dedicati e al supporto di iniziative e attività che contribuiscono al raggiungimento di questo obiettivo.

Strategie di riduzione

La strategia per contrastare il cambiamento climatico approvata dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo prevede di ridurre le proprie emissioni di CO2 (own emission) e i relativi effetti. Partendo dai buoni risultati già raggiunti, l’obiettivo del Gruppo è di proseguire con le iniziative di mitigazione dell’impatto ambientale in base ad un percorso di decarbonizzazione definito su basi scientifiche più sfidante rispetto al 1,5°C dell’Accordo di Parigi. Per questo sono stati definiti degli obiettivi di riduzione delle emissioni al 2030, con anno base 2022, in valore assoluto delle emissioni così declinati sono:

Scope 1 e Scope 2 metodologia Market Based: riduzione del 74%, così declinata:

  • Scope 1 per la componente relativa agli immobili: riduzione del 75%
  • Scope 1 per la componente relativa alla flotta auto: riduzione dell’80%
  • Scope 2 metodologia Market Based: mantenimento delle sole emissioni legate al teleriscaldamento, per le quali c’è una dipendenza dai piani di decarbonizzazione delle utilities fornitrici di vapore, ed azzeramento delle emissioni associate all’acquisto di energia in India e Regno Unito;
  • Acquisto di energia elettrica da fonti rinnovabili, sia Italia sia estero, pari al 100% dei consumi.

A questi obiettivi definiti in coerenza con le linee guida pubblicamente rese disponibili da SBTi, sono stati aggiunti due ulteriori obiettivi di tipo “manageriale”:

  • autoproduzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per una potenza installata complessiva di circa 17 MW entro il 2026. Questa potenza consentirà una produzione annua di energia sostanzialmente equivalente ai consumi complessivi di Gruppo.  L’obiettivo per l’anno 2025 è di realizzare impianti per ulteriori 8,3 MW;
  • monitoraggio delle emissioni evitate grazie agli impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile di proprietà del Gruppo sia per la componente destinata all’autoconsumo sia per quella destinata alla vendita al gestore affinchè l’impatto ambientale dei consumi di energia elettrica, al netto dei requisiti normativi che definiscono l’autoconsumo, sia pressoché nullo. In considerazione, dell’incertezza legata alle norme che regolamentano la realizzazione degli impianti fotovoltaici, con un margine di prudenza, viene definito un obiettivo di riduzione del 75% delle emissioni calcolate con la metodologia Location Based “rettificate”, ossia misurate considerando integralmente l’autoproduzione.

Al fine di raggiungere questi obiettivi, il Gruppo ha definito e avviato un piano di transizione che si articola sulle seguenti leve di decarbonizzazione:

  • conversione delle caldaie a combustibile fossile attraverso l’installazione di pompe di calore elettriche al servizio delle Sedi e delle succursali;
  • ammodernamento della rete di distribuzione del calore nelle Sedi;
  • sostituzione della tipologia di gas refrigerante utilizzato negli impianti di condizionamento di Sedi e succursali con uno a minor impatto ambientale;
  • contenimento consumi energetici ed efficienza energetica;
  • produzione di energia elettrica da fonti rinnovabile attraverso impianti di proprietà;
  • riduzione dell’impatto ambientale della mobilità aziendale.

Compensazione

Il Gruppo ha posto in essere da diversi anni numerosi interventi che hanno determinato una riduzione delle emissioni di CO2 associate alle own emission, pur in presenza di una significativa crescita del Gruppo, ed ha scelto di proseguire nella lotta al cambiamento climatico con un ambizioso piano di ulteriore mitigazione.
Parallelamente il Gruppo, fin dal 2021 ha deciso di compensare l'impatto della totalità delle emissioni residue di CO2 calcolate con la metodologia location-based derivanti dalla propria operatività, quindi escluse le emissioni finanziate.
Le emissioni residue sono state compensate attraverso l’acquisto di crediti di carbonio legati a progetti selezionati, certificati da terze parti secondo gli standard internazionali quali Verified Carbon Standard (VCS) e Gold Standard.
Il gruppo Sella misura le emissioni di gas effetto serra (GHG) suddivise negli scope 1, 2 e 3 come definiti dagli standard di rendicontazione del GHG Protocol “A Corporate Accounting and Reporting Standard” (versione 2004) e “Corporate Value Chain (Scope 3) Accounting and Reporting Standard”. L'intervento, che riguarda le emissioni di CO2 proprie di tutte le società del Gruppo, in dettaglio coinvolge i seguenti ambiti:

  • emissioni dirette (Scope 1) legate all’utilizzo di combustibili fossili per il riscaldamento, per la produzione di energia elettrica (es. gruppi elettrogeni a supporto della continuità operativa dei data center), per il rifornimento dei veicoli della flotta auto aziendale nonché l’impatto ambientale dei gas refrigeranti utilizzati dagli impianti di climatizzazione; 
  • emissioni indirette derivanti dall’energia elettrica acquistata e consumata dalle Società del Gruppo, da quella prodotta e autoconsumata attraverso impianti fotovoltaici/idroelettrici e dal teleriscaldamento (Scope 2 metodologia location-based);
  • altre emissioni indirette (Scope 3) legate alla propria operatività (own emission) derivanti dagli acquisti di materiale da ufficio e macchine da ufficio (cat.1-2), dalla produzione di rifiuti e smaltimento (cat.5), attività upstream degli Scope 1 e 2 associati ai combustibili fossili e all’energia elettrica (c.d. emissioni da vettori energetici) (cat.3), viaggi di lavoro (cat.6) e, a partire dal 2021, il pendolarismo dei dipendenti e collaboratori (cat.7).

Durante il triennio 2021-2023 il gruppo Sella ha finanziato tre iniziative in Europa, Africa e America centrale:

  • in Romania: un progetto di riduzione delle emissioni legate al riciclo della plastica, il primo certificato per la compensazione in Europa, che utilizza i rifiuti di PET per il riciclo abbattendo in modo significativo (fino al 48%) le emissioni di gas serra derivanti dalla produzione di prodotti in plastica;
  • in Zimbabwe: un progetto dedicato alla protezione della foresta Kariba. Dal 2011 sono stati preservati quasi 785mila ettari dalla deforestazione e dal degrado del suolo, evitando di fatto il rilascio di oltre 3,5 milioni di tonnellate di anidride carbonica nell'atmosfera ogni anno;
  • in Guatemala: un progetto di protezione del paesaggio della costa caraibica dello Stato (quasi 60mila ettari) di riduzione delle emissioni di gas serra, promuovendo la conservazione dell'ecosistema, le attività economiche e le pratiche sostenibili. 

Per il triennio 2024-2026 il Gruppo ha deciso di sostenere i seguenti progetti, i cui impatti ambientali e sociali sono approfonditi nei successivi paragrafi:

  • in India: due progetti, uno di generazione di energia rinnovabile eolica e uno di energia fotovoltaica per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili;
  • in Kenya: un progetto di distribuzione di stufe da cucina efficienti per abbattere le emissioni e migliorare le condizioni di salute delle persone che le utilizzano per la preparazione dei pasti quotidiani.

 
Il gruppo Sella monitora l’aggiornamento delle analisi degli impatti ambientali e sociali relativi ai progetti finanziati, nonché gli aspetti reputazionali che possono provenire da diverse fonti. Inoltre, presidia con attenzione i progressi del mercato volontario dei crediti di carbonio e, tempo per tempo, valuta l’evoluzione della propria strategia di offsetting in coerenza con il consolidarsi di buone pratiche.

Treedom (Banca Sella)

La foresta di Banca Sella
In collaborazione con Treedom, Banca Sella ha scelto di creare una vera foresta nel 2017 piantando 5.000 alberi di cacao in Camerun. Ora questo impegno continua e la nostra foresta cresce, raggiungendo i 6.000 alberi. 

Treedom è la prima piattaforma web al mondo che permette di piantare un albero a distanza e seguire online la storia del progetto di cui fa parte.

Dalla sua fondazione, avvenuta nel 2010 a Firenze, sono stati piantati più di 1.700.000 di alberi in Africa, America Latina, Asia e Italia. Tutti gli alberi vengono piantati direttamente da contadini locali e contribuiscono a produrre benefici ambientali, sociali ed economici. Grazie a questo innovativo modello di social business, Treedom fa parte dal 2014 delle Certified B Corporations, il network di imprese che si contraddistinguono per elevate performance ambientali e sociali.
Ogni albero ha una pagina online, viene geolocalizzato e fotografato, e può essere regalato tramite messaggio o mail. Grazie a queste caratteristiche, gli alberi di Treedom creano un legame duraturo fra le persone e permettono alle aziende di agire per la salvaguardia dell'ambiente e delle comunità che lo abitano.

IRAD, Institut de Recherche Agricole pour le Développement, è un ente pubblico di ricerca posto sotto la supervisione tecnica del Ministero della Ricerca Scientifica e Innovazione del Camerun. Le sue numerose unità regionali svolgono attività tecnico-scientifiche per la ricerca agricola. 

In Camerun poco più della metà della popolazione totale del paese vive in zone rurali e si occupa di attività agricole, pastorali o forestali e le analisi dei profili di povertà mostrano come questo Paese sia agli inizi di un fenomeno rurale. I progetti di IRAD sono orientati allo sviluppo di nuove tecnologie al fine di migliorare la sicurezza alimentare e ridurre la mancanza di risorse degli agricoltori locali. 

Treedom ha cosi deciso di sviluppare in collaborazione con IRAD un progetto di piantumazione di alberi di cacao, in terreni devastati dal taglio illegale, che coinvolge numerosi villaggi della Regione Centrale. 

Le quattro direttrici di intervento di IRAD, coerentemente con i propri obiettivi, sono le seguenti: 

  • sviluppo di varietà ad alto rendimento di tutte le colture alimentari nel paese;
  • ricerca di soluzioni per le malattie delle colture alimentari e parassiti;-
  • miglioramento dei sistemi agricoli basati su colture alimentari;
  • sviluppo di tecniche di trasformazione dei prodotti alimentari per aggiungere valore e migliorare la vita di conservazione delle colture alimentari, in modo da incrementare ricavi dei produttori agricoli.

Materiali ecostostenibili

Anche nella scelta dei materiali, Banca Sella valuta soluzioni sostenibili che, pur nella loro semplicità, contribuiscano al cambiamento.

Nelle nostre succursali e nei nostri uffici adottiamo penne in plastica biodegradabile e compostabile in PLA (acido polilattico), una plastica ottenuta da materie prime rinnovabili come la manioca, l'amido di mais, la canna da zucchero o le barbabietole. Il PLA infatti si scompone in materiale che arricchisce il terreno, restituendo nel tempo i nutrienti alla terra. Per lo smaltimento, dopo aver svitato la penna, refill e molla andranno nell'indifferenziata e tutto il resto potrà essere smaltito nella raccolta organica.

Nel rispetto dell'ambiente abbiamo fatto scelte consapevoli anche sui materiali inviati ai nostri Clienti. Per le comunicazioni e le buste, infatti, utilizziamo carta riciclata (logo FSC riciclato), in sostituzione della precedente, già proveniente da fonti rinnovabili. Come essere ancora più sostenibili? Attivando SellaBox per rinunciare al cartaceo e ricevere gratuitamente online le comunicazioni.