Banca Sella ha chiuso il primo semestre 2025 con un utile netto di 84,1 milioni di euro, in lieve riduzione rispetto agli 84,8 milioni di euro dell’anno precedente (-0,8%). Il ROE si è attestato al 15% (era 17,6% a giugno 2024). Ulteriormente rafforzata la tradizionale solidità patrimoniale, con il Cet1 al 20,65% e il Total Capital Ratio al 23,47% (erano 19,31% e 22,17% a giugno 2024, e 20,69% e 22,52% a fine 2024). La crescita del Cet1 ha beneficiato anche degli effetti, pari a circa 22 bps rispetto al dato di giugno 2024, della cessione di una quota della partecipazione in Visa Inc. Molto positivi anche gli indicatori di liquidità, ampiamente sopra i limiti previsti: LCR a 230,5%, NSFR a 155,2% (per entrambi i limiti minimi normativi sono pari al 100%).
Gli indici di qualità del credito si confermano solidi: il costo del rischio di credito annualizzato è pari a 21 bps (era 16 bps a giugno 2024 e 24 bps a fine 2024) con coperture su crediti in crescita; l’Npl Ratio netto è pari all’1,3% (era 1,4% a giugno e 1,2% a fine 2024) e l’Npl Ratio lordo è pari al 2,5% (era 2,6% a giugno e 2,4% a fine 2024). L’indice Texas Ratio si attesta al 19,7% (era 22,2% a giugno e 19,4% a fine 2024).
La raccolta globale al valore di mercato si è attestata a 41,8 miliardi di euro, con un incremento del 12% rispetto a giugno 2024 e del 3,7% rispetto alla fine dello scorso anno. La raccolta netta globale è stata positiva per 1,3 miliardi di euro, sostenuta dalla crescita della raccolta indiretta. Gli impieghi a supporto delle attività di famiglie e imprese sono aumentati del 5,4% rispetto a giugno 2024 e del 3,7% rispetto alla fine dello scorso anno, raggiungendo i 10,1 miliardi di euro.
Buono lo sviluppo del margine di intermediazione (+0,6% rispetto a giugno 2024 a 340,6 milioni di euro) nonostante la contrazione del margine di interesse (-10,2% a 190,7 milioni di euro) principalmente legata alla dinamica dei tassi. Particolarmente significativa la crescita dei ricavi netti da servizi (+14,5% a 139 milioni di euro), trainati dall’incremento dei proventi da sistemi di pagamento elettronici (+20,3% a 40,7 milioni di euro) e da servizi di investimento (+10,8% a 48,7 milioni di euro). Buono anche l’andamento delle commissioni accessorie al credito (+5,2% a 15 milioni di euro), dei ricavi da banking (+2,5% a 15 milioni di euro) e dei proventi da assicurativo danni (+41,4% a 3,8 milioni di euro). Molto positivo anche il risultato netto da attività finanziaria (+123,2% a 10,8 milioni di euro). Il Cost to Income è al 59,6% (era 59,9% a giugno 2024).